4^ Prova del Trofeo delle Ville

Domenica 26 Marzo 2023, Villa Ada


Domenica 26 marzo, il parco di Villa Ada, come da consuetudine, ha ospitato la quarta ed ultima tappa del Trofeo delle Ville, giunto gloriosamente alla ventitreesima edizione.

Dopo essersi cimentati nelle mass start di Maccarese (in notturna) e di Villa Pamphili e sui tracciati veloci ed impegnativi di Spinaceto, gli orientisti temevano un po’ l’atto conclusivo, solitamente insidioso per la presenza di una zona boschiva selvaggia e ricca di sentieri, sentierini e sentierucoli che in alcuni punti si intersecano a mo’ di ragnatela, regalando ai malcapitati la sensazione di essere la mosca rimasta intrappolata nella tela.

La splendida giornata di sole, tuttavia, contribuiva ad alimentare un salutare buon umore, così che al ritrovo ed in partenza si vedevano solo facce distese, pronte alla nuova partenza di gruppo, prevista per le 10,30 (ora legale) per il Nero e a seguire per il Rosso, il Bianco e per i fantasmi di varia natura.

A dirigere il tutto con la consueta maestria il Presidente Stefano Zarfati e la Presidentessa a vita (ed oltre) Manuela Manganelli, coadiuvati dalla straordinaria coppia tracciatore/controllore, composta da Michele Fiocca e da Lluis Vidal Buxeda.

Al via, molti timori sparivano: i tracciati si sviluppavano quasi del tutto nella parte “aperta” del parco, con un’unica timida puntata verso il bosco, ma solo per un paio di lanterne. Quindi, fiato alla gambe (e non alle trombe, come avrebbe detto il buon Mike Bongiorno al regista Turchetti) e occhio alle farfalle, sempre temibili in gare in cui si tende a lasciare la briglia sciolta ed i neuroni più a riposo. Lo spettacolo era notevole: gente multicolore che si incrociava sui prati, presso piccole macchie o su e giù per i vialoni principali, in un piacevole turbinio che generava curiosità ed ammirazione negli altri frequentatori della ex residenza Savoia.

Al termine della cavalcata, il NERO vedeva trionfare il “pink power”. Successo in volata per Andreina Brandi (CCR) che regolava la sorella maggiore Adrienne (CCR) e Mike Sintoni (CCR), raccolti nello spazio di un paio di battiti di ciglia. Nel ROSSO, invece, Luca Farina (Orsa Maggiore) precedeva di oltre un minuto il giovane fulmine volante della scuola di Orienteering, David Spernanzoni (CCR) ed una bravissima Carla Neri (Orsa Maggiore). Il BIANCO era appannaggio di Donatella Pellegrino (CCR) che faceva gara in solitaria, lasciando gli altri due gradini del podio a Laura Pinto (CCR) e a Edoardo Capitani (Orsa Maggiore), giunti nell’ordine.

Atteso l’arrivo di tutti i partecipanti, soddisfatti e rifocillati dai beni di conforto preparati da Marcela Madrid, la truppa poteva recuperare le energie, attendendo che il centro elaborazione dati sfornasse le classifiche finali del Trofeo e quella del Trofeo “Marco Brandi”, la consueta gara a squadre intitolata all’indimenticato amico orientista.

Si capiva che ci si approssimava alla premiazione quando Gianluca Vannutelli e Leonardo La Barbera, dopo aver composto l’ormai leggendaria tapparella con la classifica, la calavano dall’alto del Tempio di Flora, propria sopra il tavolo delle premiazioni, accanto al quale Cecilia Revessi illustrava il fascino dei premi e l’originalità delle confezioni, ricoperte da mappe da orienteering. Manuela Manganelli, mastro di cerimonia, radunava gli astanti a semicerchio, in perfetta simbiosi con la forma emiciclica del giardino e declinava ringraziamenti e vincitori.

I premiati sono così tanti che non riuscirei a menzionarli tutti, rimandandovi per questo all’albo d’oro del Trofeo che troverete presto su questo sito. Mi limito a riferirvi che il Trofeo Brandi è stato vinto dai fantastici quattro, Adrienne ed Andreina Brandi, Mike Sintoni e Federico Bucci, ovvero i Kitini, con esilarante spiegazione da parte di Andreina sulla genesi del nome, figlio di una derivazione di un nomignolo affettuoso dato a Mike, divenuto per l’occasione, rosso come un pomodoro pachino nel pieno della maturazione.

Mi preme infine ricordare che la bellezza di questo sport, come di tutti gli sport veri, non sta solo nel vincere (Cicero pro domo sua…), ma nel passare piacevolmente una giornata in compagnia, insieme a persone e amici che condividono la stessa passione, a discutere se dalla lanterna 20 alla 21 era meglio passare da una parte piuttosto che dall’altra. E anche nel tornare a casa col sorriso dicendosi “oggi mi sono divertito davvero”.

Come ha fatto il sottoscritto, gareggiante come fantasma, che alla lanterna 11 ha avuto un “deja-vu”, si è fermato e si è domandato: ma questa, non l’ho già punzonata??? E rendendosi quindi conto di averla confusa con la lanterna 5, posizionata lì nei pressi, è dovuto ripartire da quella e rifare tutti i punti già punzonati per rimettersi in paro. Ed all’arrivo, dopo aver rischiato di andare nella direzione opposta rispetto al traguardo, si è fatto una bella risata, ha afferrato il cellulare e ha inviato il solito messaggio rassicurante ai suoi: tranquilli, anche oggi mi sono perso.

Al prossimo appuntamento, orientisti: sarà un piacere ritrovarsi “oltre il traguardo”!

Report di Alessandro Lucarelli

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